Ciao a tutti mi chiamo Matteo, ho 36 anni e da qualche annetto ho intrapreso la passione per l'Homebrewing, ovvero la produzione di birra casalinga.... e dopo diverse birrificazioni ho così deciso di aprire questo Blog, per condividere le mie esperienze, nel tentativo di offrire spunti utili a chi vuole approcciarsi a tale hobby. Buona birra a tutti!!!!
domenica 25 ottobre 2015
Realizzazione della propria ricetta - 2) Il Colore
Una seconda proprietà fondamentale a cui fare riferimento nel progettare la nostra birra è il COLORE.
Il colore di una birra è un valore che viene misurato con valori numerici ben precisi, che variano a seconda della scala di riferimento utilizzata (la Scala americana utilizza come unità di misura gli SRM, o "Standard Research Method", quella europea gli EBC, acronimo di "European Beer Colour").
Il colore della birra deriva dalle sostanze coloranti presenti nei malti impiegati.
Anche qui, come avviene per il calcolo della gradazione, ogni malto possiede un valore POTENZIALE costante, stavolta tuttavia espresso in termini di apporto di colore al prodotto finito. (esiste una tabella di riferimento facilmente reperibile su Internet).
Per calcolare IL COLORE della nostra birra dovremo allora innanzitutto stabilire, a partire dal valore potenziale di ogni malto, il colore effettivo apportato da ciascuno (moltiplicando tale valore potenziale per la sua quantità, e dividendolo per i litri in cui è diluito).
La somma dei valori effettivi ottenuti per ogni malto (espressi in SRM o in EBC) ci darà il colore finale della nostra birra.
L'apporto del colore può essere opera di malti base quali Vienna e Monaco, oppure per colorazioni più intense si passa a malti biscottati e caramellati come Amber, Crystal, CaraVienna e CaraMonaco, aumentando con lo Special B per raggiungere le note più intense di malti tostati quali il Chocolate, il Black o il Carafa Special.
Tali malti vengono aggiunti nelle giuste proporzioni ai due malti principali (malto Pils e malto Pale) più chiari. Per avere dei valori di riferimento, malti come il Vienna ed il Monaco possono essere utilizzati al massimo in una quantità pari al 50%, i malti caramellati tra il 10 ed il 25%, mentre quelli tostati non più del 3% quando la birra del caso è particolarmente scura, come una Imperial Stout per intenderci.
Generalmente, il valore legato al colore della birra viene verificato dopo
1) aver scelto i malti e le proporzioni con cui impiegarli sulla base dello stile scelto
2) aver determinato le esatte quantità dei malti a partire dalla OG desiderata
Se il colore finale previsto (sulla base della somma dei valori apportati dei singoli malti) non rientra ragionevolmente all'interno di un intervallo di riferimento per lo stile scelto, si potranno ritoccare le quantità dei malti speciali, oppure modificare il malto base (ad esempio utilizzare un Pils leggermente più chiaro del Pale malt)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento