mercoledì 27 gennaio 2016

E via con l'assaggio!!!

 E' passato un mese da quando abbiamo imbottigliato la nostra American Amber Ale, ribattezzata Hopplà per via del suo carattere luppolato.
Come forse ricorderete, la fermentazione si è rivelata una sorta di Odissea, che pensavo non avrebbe condotto a niente di buono, in quanto il processo si è bloccato per giorni ad una densità di 1024/1026, per poi riprendere il suo corso dopo due settimane. (vedi post precedenti) Ero convinto di aver utilizzato troppo materiale non fermentabile, e da molti mi è stato detto che il 15% di malto Crystal era assolutamente troppo. Per tali motivi, anche quando la densità ha ripreso a scendere, per poi assestarsi sui 1011/1012 punti, ho temuto un attacco coordinato alle mie destrine da parte di batteri e lieviti selvaggi di vario genere, in quanto mi ero oramai rassegnato ad una insufficiente estrazione di zuccheri fermentabili.
Ma ora.... torniamo al presente... mi trovo davanti alla prima bottiglia da stappare, che molto probabilmente segnerà il destino glorioso o infausto di tutto il mio lavoro, ed il primo timore che mi scorre davanti agli occhi è appunto l'eventualità che possa verificarsi una fuoriuscita di schiuma a fontana, logica conseguenza di ciò che ho sopra descritto. Stappiamo ma.... niente di tutto ciò, "forse non è poi venuto un disastro", questo il mio primo commento prima di versare il contenuto nel mio calice di degustazione universale brevettato da Teo Musso del Baladin.
Anche l'aspetto non è male, forse leggermente più scura del previsto, quasi una Brown Ale, ma certo questo non rappresenta un difetto.
Passiamo alla schiuma: direi che è quanto basta, e soprattutto ha una buona persistenza, infatti ci vuole un po' di tempo prima che il livello si abbassi in maniera considerevole. Al naso si avvertono gli aromi agrumati del Cascade, misti al caramello, forse mi aspettavo una esplosione di profumi più marcata ( avendo utilizzato l'ardita se non quasi folle quantità di 100 grammi di pellets in neanche 20 litri di mosto), tuttavia si tratta di sentori chiaramente percepibili. La dose di 100 grammi in Dry hopping di Cascade, è stata motivata dalla intenzione di coprire almeno in parte il caramello, che immaginavo sarebbe stato troppo invadente per via del Crystal: per fortuna non è stato così!
Ma andiamo a ciò che ci interessa, il gusto: anche qui sono soddisfatto, in quanto si percepisce da subito un corpo da strutturato a pieno, assolutamente da ricercare allo scopo di bilanciare l'amaro del luppolo. Pian piano la dolcezza dei malti lascia spazio all'amaro, un amaro che si lascia sentire per diverso tempo con una certa persistenza al palato. Direi che la dolcezza del caramello sostiene abbastanza bene l'amaro del luppolo, tuttavia non si arriva ad un bilanciamento vero e proprio, probabilmente anche a causa del fatto che la dose di luppolo è stata lievemente superiore a quella dovuta (avevamo ipotizzato 25 litri finali e non 21), e poi perché il formato in Pellets ha un potere amaricante ancora maggiore.
Detto ciò, sono assolutamente soddisfatto del risultato ottenuto, e la Hopplà ha già ottenuto i suoi primi apprezzamenti.

lunedì 28 dicembre 2015

LA DENSITA' E' FINALMENTE SCESA, SI IMBOTTIGLIA!!!!






Ho visto le Streghe ragazzi......per chi non lo sapesse si parla della American Amber Ale, preparata ormai un mese fa.

Dopo una settimana di Fermentazione tumultuosa la Fg si è arrestata a 1026 (vedere il Post-precedente), ed ho dovuto attendere un'ulteriore settimana per vederla scendere solamente di un paio di punti.....ERGO.... dopo due settimane eravamo ancora a 1024, nonostante avessi effettuato il travaso con la speranza di sollecitare i lieviti a dovere.



 Ho pensato che non ci fosse più molto da fare, così ho inserito i luppoli rassegnandomi alla inevitabilità di dover imbottigliare in queste condizioni, forse a causa di un forse eccessivo 15% di malto Crystal (così dichiarato da molti)

Ma........EUREKA!!! Dopo più di due settimane dall'inizio della fermentazione, quando meno te lo aspetti, il gorgogliatore riprende a farsi sentire, ed in modo piuttosto insistente, così pian piano è cresciuta la fiducia che la FG potesse quanto meno avvicinarsi ai valori desiderati, ovvero sui 1012/1013.  Notizia che il densimetro mi dà alcuni giorni seguenti (quasi a tre settimane dall'inizio) e che, naturalmente, mi riempie di soddisfazione.... IUUUHHH



Ma non è finita perché.... il gorgoglìo non si placa per alcuni giorni seguenti, così ho iniziato a temere che la FG potesse persino scendere al di sotto dei valori prefissati.
E così il gorgoglìo, ovvero ciò che pochi giorni prima veniva considerato un messaggio di speranza, iniziava ad identificarsi nella mia mente come un presagio di sventura....

Eh sì... temevo Infezioni, interventi indesiderati di batteri o lieviti selvaggi che stessero facendo una bella scorpacciata di tutte le mie destrine, e così ho deciso di protrarre ULTERIORMENTE l'imbottigliamento, previsto per lo scorso sabato, temendo le famigerate bottiglie Molotov.

Nonostante i miei timori, tuttavia, i giorni seguenti ho lasciato perdere il gorgogliatore e mi sono affidato esclusivamente al mio amico densimetro, che ad oggi non ha comunicato variazioni. Forse si trattava di CO2 disciolta nel mosto e rilasciata gradualmente? chissà.....

Comunque sia, la densità si è Assestata su 1012, senza ad ora Off-Flavours che possano far pensare ad infezioni..... e così come auspicato io ed il mio socio riusciamo dopo UN MESE ad imbottigliare.




Certo, rimangono alcuni interrogativi relativi alla temperatura di fermentazione, che è stata volontariamente alzata durante i giorno scorsi a 22/24 gradi per facilitare il lavoro del lievito, ma che si spera non introduca esteri indesiderati e non porti ad una maturazione troppo rapida (le birre luppolate vanno poi consumate in fretta perché i luppoli tendono in breve tempo ad ossidarsi, quindi bisogna fare attenzione a non protrarre eccessivamente tutto il processo).

Oltre a ciò, la difficoltà maggiore è stata quella di filtrare i luppoli in Dry Hopping tra travaso ed imbottigliamento.
I Pellets sono infatti alquanto rognosi in quanto si infilano dappertutto, ed a quanto sembra non è stato neppure sufficiente il Falso fondo del fermentatore,



che al contrario con le fragole aveva svolto un lavoro egregio.
Al fine di sbarazzarmi dei residui ancora presenti ieri sera nel fermentatore, ho pensato a malincuore di effettuare un ulteriore travaso, sfidando ancora una volta Ossidazioni, Pediococchi e Lactobacillus di ogni genere, utilizzando una sorta di mini-Bazooka che avevo in dotazione con la Pompa Novax 20 B, ancora non utilizzata per evitare disastri ancor più irreparabili. (Ho inserito il tubo Cristal all'interno del filtro).



Oltre a ciò, ho utilizzato un anti-sedimento nel fermentatore di destinazione, rassegnandomi alla necessità di lasciare altri due litri sul fondo.

Ma non si butta nulla!!! mi sono detto, e così ho imbottigliato con i  fondi 4 o 5 bottiglie che il Sig. Poretti battezzerebbe "ai dodici luppoli", proponendomi magari di rifilarle a chi ho gia'in mente...ihihih....
Attendiamo la carbonazione e maturazione successiva, ed in un tre settimane la creazione sarà pronta.

Ed ecco il suo nome, molto originale...... HOPPLAAA'


venerdì 4 dicembre 2015

LA DENSITÀ CHE NON SCENDE!!! AAAARGHHH


No Maledetto scendi!!!!!

Proviamo a rimisurare.... niente.... la densità resta ancora a 1026, e dovrebbe invece arrivare a 1012/1013....

cerchiamo di capire il problema, anche per aiutare chi legge a non compiere i miei stessi eventuali errori

Ci sono due possibilità....

1) Il lievito non riesce a fermentare

2) Il lievito ha fatto il suo lavoro, ma non ci sono più zuccheri fermentabili

Purtroppo temo la seconda... soprattutto a causa di alcuni sbalzi di temperatura che possono aver prematuramente degradato la beta-amilasi....
non avendo mai avuto problemi simili, ho forse un po' sottovalutato l'importanza di mantenere la temperatura il più stabile possibile, soprattutto non oltre i 68 gradi limite per il lavoro delle beta-amilasi.

(forse la prox. volta farò due step. separati, per evitare quello che spero non sia in questo caso un prematuro "maltasicidio")

Oltre a ciò, sto toccando forse con mano le conseguenze legate ad un utilizzo abbastanza massiccio (15%) di malto Crystal, il quale dà solo destrine e niente zuccheri fermentabili. (VEDI il Post "Ricetta American Amber Ale")
Forse per questo motivo era il caso di mantenere la temperatura sui 65 gradi.... ma ho preferito aumentare il corpo con il fine di contrastare l'abbondante luppolatura.

Detto ciò, ancora ci spero.... che ci sia ancora materiale fermentabile e che il lievito possa dire la sua!

Iniziamo col dire che la fermentazione non è partita durante le prime 24 ore, nonostante la opportuna reidratazione del lievito (Safale us05), perciò ho optato per l'inoculo di un'ulteriore bustina....il gorgogliatore si è fatto sentire da sabato sera a lunedi, dopodichè il fermentatore non ha più dato segnali....

misuro la densità martedi ed è di 1026/1028.... sticazzi!!!  E' la prima volta che al termine della tumultuosa la OG resta su tali livelli....
rimisuro preso forse da un po' di ansia già il giorno seguente.... e sembra essere costante, forse diminuita di un paio di punti ma non di più.....
A questo punto ho pensato di rimescolare delicatamente il mosto nel tentativo di rimettere in circolo il lievito, ma sino ad ora non sono passato al densimentro, a cui credo ricorrerò dopo il primo travaso fissato a domenica.
Se il travaso non contribuisce a sollecitare il caro us05 valuterò se inserire altro lievito oppure spararmi.....

In caso di fallimento nei miei propositi, i rischi sono due, prima di tutto una Birra stucchevole e troppo poco alcolica.....
 ma soprattutto in secondo luogo il rischio di trovarmi zuccheri non fermentati in bottiglia, che potrebbero a seguito di successive sollecitazioni del lievito causare Bottiglie Molotov pronte ad esplodere.




Scambiatore di calore a piastre

Lo Scambiatore di calore a piastre è uno strumento estremamente efficace nel garantire un rapido raffreddamento, pochi minuti e la Temperatura scende sotto i 20 gradi!

Per chi fosse interessato a saperne di piu' del sopracitato aggeggio, lo invito a dare un'occhiata ad un mio video precedente...



domenica 29 novembre 2015

1001 Birre da provare ;)



Ottimo libro, con una rassegna molto ampia come si evince dal titolo, per tutti gli appassionati.

Colpisce soprattutto per annoverare marchi appartenenti a 66 paesi diversi, ed è comprensivo di ben 960 pagine, in modo tale da dedicare quasi una pagina a birra, con descrizione dettagliata della sua Storia e delle sue caratteristiche organolettiche, nonché di alcune note sulla degustazione.

Alla fine del libro è altresi' presente l'indice dei produttori, ed un glossario con spiegazioni accurate di terminologie legate alla produzione birraria, agli stili, alle caratteristiche di alcuni ingredienti utilizzati.

Concludo con una citazione posta al termine della Prefazione:

"Le birre a mio parere sono opere d'arte, sempre nuove e diverse, riflesso della tecnica e dei materiali usati ma soprattutto dello stile e della personalità degli autori"

Buona Lettura!


sabato 28 novembre 2015

IL GIORNO DELLA COTTA!!!

Finalmente si brassa!!!
Per la American Amber Ale (5kg pale e 850 GR. Crystal) si parte con 31,5 litri circa (BIAB), e si porta la T sui 68 gradi.... Un Mash a caccia di destrine quindi....



 Come al solito la mia pentola si rivela tanto bella quanto dispettosa,mettendoci anni per alzarsi di un grado centigrado e poi..... Mooooolto simpaticamente.....schizzando tanto per gradire fino a 72 gradi dopo che La fiamma era stata spenta da un quarto d'ora (vabbe' si fa per dire).

Il PH sembra creare meno problemi... Lo misuro dopo cinque minuti di Mash e come previsto è sui 5,7/5,8 punti mi accingo dunque a provvedere subito munito di acido lattico e cucchiaino da caffè, invocando tutti i santi di non aver esagerato e non dover ricorrere alla Soda Solvay per correggere il tutto, ma fortunatamente il PHametro ha detto SI! stabilizzandosi sui 5,54/5,55 punti.

 I problemi tuttavia arrivano dopo: Io e il mio socio ci apprestiamo, alla fine del Mash, a strizzare i grani com di consueto, ma stranamente sembra di volere cavare sangue da una rapa, solo 1 misero litro recuperato nonostante gli sforzi profusi.

 Date le difficoltà, misuriamo la densità e notiamo che è un po' più bassa del previsto, perciò rinunciamo al risciacquo con 4,5 litri di acqua, accettando così di ottenere meno litri finali... Insomma, per mantenere una densita' a discreti livelli concludiamo con 21 litri invece di 25, ed una OG di 50. Non è ciò che ci si aspettava , ma ci accontentiamo, e attendiamo che il Safale US05 faccia Il suo dovere.



Concludiamo con una nota positiva, il raffreddamento: lo scambiatore a piastre della Pacetti si conferma un mostro, pochi minuti e la temperatura scende persino sotto i 20 gradi!!!
 Ricordo senza molta nostalgia i tempi dell' e+g in cui si stava tre quarti d'ora con la pentola in acqua fredda,rischiando di infettare tutto. Una cosa è certa, questo problema e' definivamente risolto!!!






Per chi fosse interessato a saperne di piu' del sopracitato aggeggio, lo invito a dare un'occhiata ad un mio video precedente...






lunedì 23 novembre 2015

IL MIGLIOR RICETTARIO



Oggi parliamo di un libro che mi è stato particolarmente di aiuto nel preparare le ultime due cotte, per intenderci una Belgian Strong Golden Ale ed una Strawberry Beer.

Il libro in questione è il seguente, e da bravo affiliato al gruppo Amazon non posso esimermi dallo spenderci due parole positive, dato che è il testo a cui faccio maggiore riferimento nel costruire nuove ricette e con cui mi sto trovando davvero bene.



Le ricette innanzitutto sono persino un centinaio, e curate nei minimi dettagli:
oltre a densità iniziale e finale, grado alcolico, IBU e colore, c'è la descrizione accurata del Mash in termini di acqua e malti da utilizzare, temperatura di riferimento e durata. Possono sembrare elementi ovvi, ma vi assicuro che con con altri ricettari non ho trovato tale accuratezza.

Per quanto riguarda la bollitura, ogni ricetta dà un quadro molto preciso dei luppoli da utilizzare e della percentuale di alfa acidi presenti, nonché il contributo di ciascun luppolo in termini di IBU.

Si passa infine ai dati relativi alla fermentazione e la maturazione, con il lievito consigliato, la temperatura ottimale e le tempistiche da seguire prima della bevuta. In alcuni casi sono aggiunte delle varianti con gli estratti di malto, per chi preferisce utilizzare Partial Mash.

Da apprezzare inoltre a mio avviso il fatto che le ricette sono divise per stile (Lager, Ale, birre di frumento, Stili misti),
e che ogni stile è ben articolato in diverse varianti (tra le Ale troviamo  Pale Ale, IPA, Bitter, Lambic, Strong Ale, Brown Ale, Mild, Barley Wine, Porter e Stout)

in modo tale che l'appassionato possa cogliere alcune specificità, (in termini di aspetto, gusto ed aroma) comprendendo altresì la differenza tra una Pale Ale inglese con note floreali, una belga più fruttata ed una americana con forte carattere agrumato di luppolo.

Per quanto riguarda il processo di birrificazione, le spiegazioni sono chiare anche se indubbiamente più spicciole e meno elaborate di un testo quale quello di Bertinotti-Faraggi, tuttavia la ricchezza di questo testo va ricercata soprattutto nella descrizione degli ingredienti.

Grazie all'ausilio di schede mirate, ho potuto infatti meglio comprendere e conoscere le diverse tipologie di malti, nonché le percentuali massime di utilizzo consigliate all'interno di una ricetta.
Per quanto riguarda i luppoli, è possibile inoltre per ciascuno di essi conoscere la percentuale di Alfa acidi presenti, la provenienza, nonché gli aromi principali a cui rimandano.

Non trascurerei, per concludere, un' appendice introduttiva alle ricette ed a mio modo di vedere utile nel semplificare la scelta dello stile da seguire.... con alcuni raggruppamenti "a tema" quali "birre luppolate", "ricche e corpose", "fruttate e piccanti", "vivaci e rinfrescanti".

Presente anche una scheda mirata che associa ad ogni stile il lievito più adatto, secco e liquido (Wyeast e White Labs).

Fatevi orsu' un bel regalo di Natale...

Buona lettura e bevuta a tutti! :)